Piccolo mortaio in faggio, di 13 cm di diametro, trovato alle bancherelle di Trento. Quasi mi dispiaceva rovinare un bel pezzo come questo, per la sua forma e le sue venature, con quella fiammatura scura sul fondo. Ho quindi optato per una decorazione molto fine e leggera sia per la base che per il pestello. La finitura è a turapori e cera neutra in pasta.
Due piatti di 20 cm di diametro, in faggio, finiti a cera noce. Il primo rappresenta una scena di caccia alle anatidi in ambiente palustre con l'aiuto del fedele cane. Il secondo piatto rappresenta una scena di pesca al salmone in un torrente ai margini di un bosco. Il risultato è un pò deprimente ma calcolando che ho impiegato davvero poco tempo a realizzarli ne è quasi valsa la pena; mi consolo perchè prima della ceratura scura i due piatti erano molto più sgradevoli.
L'idea di partenza era quella di fare una tegola-mulino ma iniziando con le scale che arrivavano troppo alte ne conseguiva una confusione di proporzioni che in corso d'opera ha modificato i piani e ha portato il progetto iniziale verso una tegola diversa. Con applicazioni in legnetti sagomati a mano per la scala e le finestre e riportando il tutto ad uno stile molto vicino alle tipiche case di montagna. Nellla parte inferiore il muro in sassi è fatto con gesso e decoupage, il pavimento è "piastrellato" e sono stati aggiunti molti piccoli dettagli. A completare lo stile sono i geranei appesi al parapetto di legno e la legnaia vicino alle scale.
Riproduzione di un salice piangente realizzato con filo di ferro dorato. Ci sono voluti circa un paio di mese per creare la grande quantità di rametti e smaltarli, poichè le dimensioni sono molto superiori a quelle degli altri alberelli realizzati in questo modo. Veramente molto ad effetto.
Finalmente sono riuscito a realizzare un'idea semplice ma che avevo in mente di fare dalla mia ultima visita ad Aosta. E' uno stampo in legno di faggio costruito usando un piccolo tagliere come base e due forme di faggio che un gentilissimo falegname ha realizzato per me. Ho intagliato una zangola sull'esterno e una mucca tipica delle Higlands realizzata in negativo per lo stampo. Finito a olio enologico.
Bauletto in faggio di dimensioni 14x9x8 cm. Il disegno, studiato personalmente, è un'imitazione di un tessuto che ricoprirebbe idealmente il cofanetto. E' stato realizzato con la sagoma del taglio di diverse sgorbie e scalpelli; il fondo è stato poi punzonato con molta pazienza lasciando solo il quadrato soprastante in modo da far apparire due diverse trame di "tessuto". Finito poi a fondo nitro turapori e cera neutra in pasta. Nell'interno è stato inserito velluto rosso impreziosito da gemme di cristallo Swarovski.
Uno dei classici piccoli lavori che servono a smaltire la tensione di quelli più impegnativi. E' in faggio e il coperchio si avvita alla base. Finito a due mani di fondo turapori e cera in pasta neutra (finalmente ho iniziato ad usarla!).
Ormai non manca molto per finire questo cofanetto di circa 14 x 9 cm lavorato tutto con le varie forme delle sgorbie. Il legno è di quelli adatti al decoupage infatti molti pezzetti sono stati riincollati nella loro sede. Spero che una volta completato, l'effetto finale sia decisamente migliore.. Devo ovviamente eliminare le tracce a matita, rifinire i contorni, punzonare il fondo, finire a cera e probabilmente mettere velluto rosso all'interno.
Realizzato su un tagliere di faggio, questo lavoro è stato realizzato in diverse fasi. Per prima cosa ho ribassato a mano tutto il contorno della vite in modo che quest'ultima risultasse in rilievo di quasi un centimetro dal fondo. In secondo luogo ho eseguito il ribassamento di alcuni millimetri del cerchio del rosone. A questo punto ho intagliato tutte le parti della vite e successivamente io tre livelli del rosone. Ho poi scurito il lavoro con noce medio e lucidato il tutto.
Secondo lavoro-prova della settimana. E' un semplice e veloce bassorilievo di un picchio nostrano. Il soggetto mi è stato ispirato dal nodo e dalle venature del legno, così ho deciso di usare il tagliere in modo diverso dal solito..per un bassorilievo appunto (anche se non sarebbe la prima volta). L'utilizzo del nuovo tipo di cera liquida non ha però dato l'effetto che voleva, anzi ha rovinato il tutto dando un colore grigiastro al pezzo...meno male che era destinato ad una prova tecnica!
E' uno dei lavori-prova che sono riuscito a fare in questa settimana di ferie. E' una prova colore per il rosone gotico che ormai è finito e pronto per la finitura. Il legno è faggio tinto a noce medio e finito a cera liquida (altro prodotto in prova di utilizzo).
Tipico scenario in stile zen, molto ad effetto con la composizione di sassi e lanterna sotto l'albero di pesco.